Laghi di Bellagarda

Escursione da Ceresole Reale

Quota arrivo: 2170 m
Quota partenza: 1562 m
Dislivello: 620 m
Difficoltà: E
KM totali: 12,3 km
Partenza: Ceresole Reale

Per raggiungere i laghi di Bellagarda si può partire da diversi punti, per esempio si può lasciare l’auto a Ceresole e, dopo aver attraversato la diga del Lago di Ceresole Reale, iniziare l’escursione.
Il sentiero che conduce ai laghetti di Bellagarda parte appunto non lontano dalla diga di Ceresole, lo si ritrova sulla destra dello sterrato che scende verso valle dopo pochi passi. L’itinerario si sviluppa in uno stupendo ambiente naturale attraversando un bosco di conifere con tratti più pendenti, altri meno passando su migliaia di radici di robusti alberi oppure guadando torrenti e scoprendo pozze d’acqua e aree più rocciose.
La prima parte dell’escursione è un viaggio in un ecosistema ricco di particolarità che affascinano e catturano l’attenzione, si giunge così ad un cartello che segna la congiunzione del sentiero che sale da Lago di Ceresole Reale con quello che sale dalla borgata Ghiarai. Il cartello segna anche la transizione verso l’inizio della seconda parte dell’escursione che contiene il pezzo più ripido ed è in generale il tratto in cui si guadagna più quota. Tra il primo e il seconda alpeggio che si incontra, il sentiero sale in modo deciso; dal secondo gruppo di malghe si ha una buona vista sul Gran Paradiso e infine, passato quel punto, non manca molto ai laghetti.
Già dal primo lago di Bellagarda si può subito apprezzare il riflesso delle Levanne che si forma nell’acqua, percorrendo una rete di piccoli sentierini si possono raggiungere via via gli altri laghi di Bellagarda.
La passeggiata è molto piacevole, a tratti impegnativa, ma la qualità del sentiero è sempre buona, ben visibili gli interventi fatti per migliorare la qualità del sentiero. La bellezza dei laghi rimane impressa nella mente quanto l’esperienza in sé di attraversare la natura del Parco del Gran Paradiso così come la stupenda vista dall’alto sul lago di Ceresole Reale che nel tardo pomeriggio diventa uno specchio scintillante per la luce di un tramonto che, per chi lo guarda lassù tra i monti, non è ancora arrivato.